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John Frusciante è tornato nel gruppo

  • Immagine del redattore: Visconti Dimezzato
    Visconti Dimezzato
  • 21 mar 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Una storia lunga e complicata quella di John Frusciante e i Red Hot Chili Peppers, band rock di Los Angeles formatasi nel 1983, iniziata nel 1988 quando a 19 anni Frusciante entrò a far parte di quella che allora era la sua band preferita. John divenne il membro chiave del gruppo nell'epoca di Mother's Milk, quarto album, pubblicato nel 1989. Secondo Michael Beinhorn (produttore del terzo e quarto album degli RHCP) era l’elemento che faceva la differenza nel gruppo: “In tanti modi diversi, lui era la loro arma segreta per il successo, l’ho sempre pensato”. Però per problemi di droga, per l’inevitabile trasformazione del gruppo da band underground a mainstream, e per i continui litigi con Anthony Kiedis, il chitarrista annunciò la sua intenzione di lasciare i Peppers il 7 maggio 1992, durante il tour di Blood Sugar Sex Magik, in Giappone; andandosene disse “dite a tutti che sono impazzito…”. Così iniziò il suo periodo peggiore, un periodo di estrema depressione curato con qualsiasi stupefacente gli capitasse sotto tiro: LSD, crack, cocaina, ma soprattutto eroina, della quale presto si ritrovò in una dipendenza senza limiti. Trascorreva le sue giornate nella più completa solitudine, a scrivere pezzi circondato dai suoi eroi, in primis Leonardo da Vinci e David Bowie, trovando conforto solo nella droga. Andò otto volte in overdose. Ne parlò anche il giornalista del Phoenix New Times, Robert Wilonsky, che lo intervistò e non poté non notare lo stato della sua distruzione fisica, senza più denti, con lividi e croste su tutto il corpo e cicatrici degli avambracci dovute a errate modalità di iniettarsi l’eroina e che rendevano irriconoscibili i suoi popolari tatuaggi. Un tossico all’ultimo stadio.

Nel 1998 frusciante però decise di entrare in riabilitazione e, con l’aiuto del suo ex-collega, Flea, che gli era sempre rimasto vicino, riuscì a recuperare la sua salute fisica e mentale, tornando ufficialmente a far parte della band il 12 giugno 1998 a Washington DC al Tibet Freedom Concert. Seguì un periodo di grande successo per i Red Hot con gli album Californication (1999), By the Way (2002) e Stadium Arcadium (2006). Sembrava che la band rock avesse ormai raggiunto l’apice della fama, quando il 16 dicembre 2009, tramite un comunicato sul suo blog ufficiale, annuncia la sua uscita dai Red Hot per "dedicarsi esclusivamente ai propri progetti e alla realizzazione di album solisti, che non raggiungeranno mai la notorietà di quelli fatti con i RHCP.

A dicembre 2019, vent’anni dopo il suo primo ritorno e dieci dopo il suo secondo abbandono, John Frusciante è tornato al suo passato e ha annunciato il suo rientro nei Red Hot Chili Peppers.

Sarà la fine della storia?

di Giulia Marasà

 
 
 

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